Dedikime

William Wallas

Forumium maestatis
Re: Dedikime

Richard Mason (1977)
The Drowning People (Anime alla deriva)
Mia moglie si è sparata ieri pomeriggio.
O almeno questo è quanto ritiene la polizia, e io interpreto la parte del vedovo affranto con entusiasmo e con successo. Vivere con Sarah mi ha insegnato a ingannare me stesso, e l'ho trovato anch'io, come lei, un eccellente modo per imparare a ingannare gli altri. Naturalmente io so che lei non ha fatto niente del genere. Mia moglie era troppo equilibrata, troppo ancorata al presente per pensare di farsi del male. È mia opinione che non si sia mai preoccupata di quello che aveva fatto. Era incapace di provare rimorso.
Sono stato io a ucciderla.
(Traduzione: Stefania Bertola)

Bella questa ... mi piace ... scometto che nn la prendera nessuna !!!
 

shqipe

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Re: Dedikime

Il piccolo principe ritornò l'indomani.
" Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
" Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità.
Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti".
" Che cos'è un rito?" disse il piccolo principe.
" Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe.
" E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io
mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "…Piangerò".
" La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"
" E' vero", disse la volpe.
" Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
" E' certo", disse la volpe.
" Ma allora che ci guadagni?"
" Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano".
soggiunse:
" Va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo".
"Quando ritornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto".
Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente" , disse.
" Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre.
Ma ne ho fatto il mio amico e ne ho fatto per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.
" Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. " Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei
che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato
lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa" E ritornò dalla volpe.
" Addio", disse.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
" L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
" E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
" Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare.
Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
" Io sono responsabile della mia rosa…." Ripetè il piccolo principe per ricordarselo.


"Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
 

shqipe

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Re: Dedikime

"Ah!" disse la volpe, "…Piangerò".
" La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"
" E' vero", disse la volpe.
" Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
" E' certo", disse la volpe.
" Ma allora che ci guadagni?"
" Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano".
eNG3861.jpg


A Wheatfield, with Cypresses - 1889 - VAN GOGH, Vincent
 

William Wallas

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Re: Dedikime

Non so che cosa ci voglia per sopravvivere in questo dannato paese. Bisogna avere la moralità e la ferocia di una donnola, l’aggressività di un pugile, la spietatezza di un assassino, la crudeltà di un grosso magnate – e in più un barile pieno di fortuna. Joe era un povero diavolo, ma era un gran cavaliere in confronto ai tipi che oggi vanno per la maggiore. Sebbene non volesse aver niente a che fare con il Papa o con la Chiesa, in circostanze diverse, sarebbe potuto diventare un buon prete irlandese. Gli mancava solo la stupidità e l’intolleranza bigotta.


Bibe' ... forza e coraggio !!!
 

William Wallas

Forumium maestatis
Re: Dedikime

frammenti...

"Spesso le parti migliori della vita erano quando non facevi assolutamente niente, stavi solo a rimuginare, a riflettere.
Voglio dire, mettiamola così: voi immaginate che niente abbia senso, ma non può essere che tutto sia così, perchè vi rendete conto che non ha senso e questa vostra consapevolezza gli dà quasi un senso.
Avete capito quello che intendo? Un pessimismo ottimistico."


***

"Poi la porta si spalancò. Ed entrò quella donna. Tutto quello che posso dirvi è che ci sono miliardi di donne, sulla terra, giusto? Certune sono passabili. La maggior parte sono abbastanza belline, Ma ogni tanto la natura fa uno scherzo, mette insieme una donna speciale, incredibile. Cioè, guardi e non ci puoi credere. Tutto è un movimento ondulatorio perfetto, come l'argento vivo, come un serpente, vedi una caviglia, un gomito, un seno, un ginocchio, e tutto si fonde in un insieme gigantesco, provocante, con magnifici occhi sorridenti, bocca leggermente piegata in giù , labbra atteggiate in modo che sembrano scoppiare in una risata alla tua sensazione di impotenza. E sanno vestirsi, e i loro lunghi capelli incendiano l'aria. Troppo di tutto, accidenti."

***

la fine..

" Continua a camminare," disse Johnny.
Continuammo a camminare. Poi Johnny disse: "Questo sembra il punto adatto. Voltati, Belane".
Obbedii. Vidi la rivoltella. Johnny sparò. Quattro colpi. Tutti nella pancia. Caddi faccia avanti ma riuscii a rotolarmi sulla schiena.
"Mille grazie, Temple," riuscii a dire. Se ne andarono.
Non so. Devo essere svenuto. Poi ripresi i sensi. Capii di non averne ancora per molto. Perdevo sangue, a secchi.
Poi mi sembrò di udire una musica, una musica come non avevo mai sentito. E poi successe. Qualcosa stava prendendo forma, stava comparendo davanti a me. Era rosso, rosso, e, come la musica, un rosso che non avevo mai visto prima. Ed eccolo lì: IL PASSERO ROSSO.
Gigantesco, scintillante, bellissimo. Mai visto un passero tanto grande, tanto reale, tanto splendido.
Mi stava davanti. Poi... comparve la signora Morte. Vicino al Passero. E non mi era mai sembrata così bella neanche lei.
"Belane," disse, "sei stato attirato in una commedia proprio brutta."
"Non posso parlare molto, signora... Spiegami tutto."
"Il tuo John Barton è un uomo pieno di intuito. Aveva la sensazione che il Passero Rosso esistesse, fosse reale, in qualche modo, in qualche posto. E che tu l'avresti trovato. Adesso ci sei riuscito. La maggior parte degli altri, Deja Fountain, Sanderson, Johnny Temple, erano degli imbroglioni che cercavano di truffarti e di spillarti quattrini. Poiché tu e Musso's siete gli ultimi resti della vecchia Hollywood, la vera Hollywood, si erano fatti l'idea che avessi un sacco di grana."
Io sorrisi.
"Signora, e la bambola gonfiabile in casa mia?"
"Quella? E’ stato il postino. Aveva sentito dire che eri coinvolto nel caso del Passero Rosso e voleva vendicarsi ancora una volta delle botte. Ha scassinato la porta e ha lasciato la quell'affare."
"E adesso, signora?"
"Ti lascio in compagnia del Passero Rosso. Sei in buone mani. Addio, Belane, è stato divertente."
"Sì..."
Ed eccomi lì con l'uccello gigantesco e risplendente. Restava immobile.
Non può essere vero, pensai. Non è questo il modo in cui deve succedere.
No, non è questo il modo in cui deve succedere. Poi, mentre guardavo, il Passero aprì lentamente il becco. Comparve un enorme vuoto. E dentro il becco c'era un grande vortice giallo, più dinamico del sole, incredibile.
Questo non è il modo in cui succede, pensai di nuovo.
Il becco si spalancò, la testa del Passero si avvicinò e il giallo sfavillante e accecante mi fu sopra e mi avvolse.
 

shqipe

Primus registratum
Re: Dedikime

Dridhma e ngjethje më përshkojnë në trup,
Më pas letargu më mbështjell ngadal…
Zhgënjim… urrejtje gurgullojnë me ngut,
Më pas rënkoj… harroj… të fal….

Ik tani, ik… tretu në erë…
Mos shih vajtimin me dënesë.
Një herë lëndinë… një herë humnerë…
Më pas… asgjë… asgjë… harresë….

Dedikuar kujt ti pelqeje!!! /pf/images/graemlins/laugh.gif /pf/images/graemlins/laugh.gif
 

Cassandra

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Re: Dedikime

Fillimisht postuar nga *Shqipe*:
[qb] Dridhma e ngjethje më përshkojnë në trup,
Më pas letargu më mbështjell ngadal…
Zhgënjim… urrejtje gurgullojnë me ngut,
Më pas rënkoj… harroj… të fal….

Ik tani, ik… tretu në erë…
Mos shih vajtimin me dënesë.
Një herë lëndinë… një herë humnerë…
Më pas… asgjë… asgjë… harresë….

Dedikuar kujt ti pelqeje!!! /pf/images/graemlins/laugh.gif /pf/images/graemlins/laugh.gif [/qb]
thnx /pf/images/graemlins/wink.gif
 

Djep

Forumium maestatis
Re: Dedikime

*Shqipe* falemnderit per vleresimet (tek ajo tema tjeter). Me ne fund gjeta nje dike qe e vlereson rimen ne poezi, element i cili eshte teper thelbesor sipas mendimi tim. Une per vete, te pakten, po nuk e pata rimen perfekte (ose diku aty afer perfektes) ne strofe, as marr mundimin ta perfundoj poezine. But that's just me.
Edhe mua me pelqejne jashtezakonisht krijimet qe sjell ti. Mbaj mend nje here qe kam lexuar njerin prej tyre (nja 4-5 vjet me pare te albasoul - forumi i vjeter) dhe me pelqeu aq shume sa e printova dhe e mora me vete. Po ka kaluar goxha kohe tashme dhe s'me kujtohet.


Per te qene brenda temes, po postoj ne poezi qe ia kam kushturar nje personi mjaft te shtrenjte per mua. Vlen te them (per te mos ngaterruar ata qe e lexojne) se ne poezi une marr vendin e saj... Eshte krijimi im i pare i mirfillte ne anglisht.

To you.

Darkness abolished my youth and pride
and hell was where I roomed...
I damn the day I became bride
and evil became groom.

I tried so hard to make things change,
to make the wrong look right.
But all I got was tears and pain,
and nightmares day and night.

Then you were born, you peice of heaven,
friend with the stars above.
You fragile soul who was conceived
from torturing and love.

That's when I heard a voice inside,
a waking ring, a sign:
"I won't be weak, no, I won't hide!
I will protect what's mine!"

I held your hand and I broke through
ignoring threats and fear.
I did just what I had to do
long time ago, my dear.

I know you suffer, you hate him too...,
for I can feel your ache.
But don't be scared; I'll be with you
in every step you take.

I'll be your shelter, your bow and arrow,
the strike you'll choose to swing.
I'll be the path you'll need to follow,
the tune you'll love to sing.

The hurt and sorrow I hide inside
I'm sure, will heal away
right when I see your eyes, your smile
show happyness some day.

You will grow tall, and strong, and wise,
that's why I will forget
the obscure past I left behind,
the choices I regret.

A splendid future now awaits
for us to speed and go.
So hold me tight; I won't look back.
We're free (!), and now I know!
 

William Wallas

Forumium maestatis
Re: Dedikime

Fillimisht postuar nga *Shqipe*:
[qb] Dridhma e ngjethje më përshkojnë në trup,
Më pas letargu më mbështjell ngadal…
Zhgënjim… urrejtje gurgullojnë me ngut,
Më pas rënkoj… harroj… të fal….

Ik tani, ik… tretu në erë…
Mos shih vajtimin me dënesë.
Një herë lëndinë… një herë humnerë…
Më pas… asgjë… asgjë… harresë….

Dedikuar kujt ti pelqeje!!! /pf/images/graemlins/laugh.gif /pf/images/graemlins/laugh.gif [/qb]
Me la piglio io !!!
 

shqipe

Primus registratum
Re: Dedikime

Djep
sm45.gif


s'kam ca te shtoj por si gjithmone eshte kenaqesi per mua te lexoj cfare shkruan ti si per faktin qe jane krijime shume te bukura por edhe per te pasuruar fjalorin tim me terminologjine pa fund qe perdor ti. :wave:
 

William Wallas

Forumium maestatis
Re: Dedikime

Mi trovavo a Spring Street, nel bar di fronte al negozio di roba usata. C'ero andato per prendermi una tazza di caffè con gli ultimi cinque cent che mi restavano. Un locale vecchiotto, con la segatura per terra e, sulle pareti, dei nudi disegnati con crudezza. Un posto frequentato dagli anziani, dove la birra costava poco e puzzava di acido, e il passato era rimasto immutato.
Mi sedetti a uno dei tavolini appoggiati al muro. Ricordo che mi presi il capo tra le mani. Udii la sua voce, ma non alzai gli occhi. Ricordo che mi chiese: - Cosa ti porto? - e io le ordinai un caffè con la panna. Rimasi lì, seduto immobile, finché non mi mise davanti la tazzina, rimasi lì per un tempo interminabile, pensando all'ineluttabilità del mio destino.
Il caffè era pessimo. Quando mescolai la panna, capii che doveva trattarsi di tutt'altro, perché l'insieme assunse una sfumatura grigiastra e il gusto mi parve quello della risciacquatura di stracci. La cosa mi irrito perché, per quel caffè, avevo speso i miei ultimi cinque cent. Mi guardai attorno in cerca della ragazza che mi aveva servito. Era piuttosto lontana e stava trasferendo delle birre dal vassoio che aveva in mano a un tavolo. Era girata di schiena e io notai la linea morbida e compatta delle spalle sotto il grembiule bianco, la lieve traccia dei muscoli sulle braccia e i capelli neri, folti e lucenti, che le ricadevano sciolti.
 

shqipe

Primus registratum
Re: Dedikime

per Walls....


Noi leggevamo un giorno per diletto

di Lancillotto come amor lo strinse ;

soli eravamo e sanza alcun sospetto.

Per più fiate li occhi ci sospinse

quella lettura , e scolorocci il viso ;

ma solo un punto fu quel che ci vinse .

Quando leggemmo il disiato riso

esser baciato da cotanto amante ,

questi , che mai da me non fia diviso ,

la bocca mi baciò tutto tremante .

Galeotto fu il libro e chi lo scrisse :

quel giorno più vi leggemmo avante >>.

Mentre che l'uno spirto questo disse ,

l' altro piangèa ; sì che di pietade

io venni men così com ' io morisse .

Dante ( Da INFERNO, Canto V )
 

drops^of^enigma

Primus registratum
Re: Dedikime

Through tears of joy and cries of pain
Her love is there just the same
Strong and steady
Soft and true
She knows how to comfort you
The storms of life could never break her
On a solid rock She stands
with a candle in her hand
Softly and tenderly calling
let it shine let it shine
oh light of mine
telling the story of goodness
by loving me
just as
I am

p.s. feel better mamush /pf/images/graemlins/frown.gif
 

William Wallas

Forumium maestatis
Re: Dedikime

Abbiamo visto astri e flutti; sabbie; e come qui, malgrado traumi e improvvisi disastri, ci siamo spesso annoiati.
Lo splendore del sole sopra il mare violetto, la gloria delle città nel sole che tramonta accendevano nei nostri cuori un inquieto ardore, ci spingevano a tuffarci in un cielo dai riflessi incantati.
Le più doviziose città, i più vasti paesaggi non possedevano mai il fascino misterioso che il caso ricava dalle nuvole: e sempre il desiderio ci tallonava dappresso.
- Il godere dà forza al desiderio. Desiderio, vecchia pianta, cui il piacere è concime: mentre che ingrossa e indurisce la tua scorza, i tuoi rami vogliono vedere il sole da vicino.
Crescerai eternamente, grande albero più vitale del cipresso? - Tuttavia, con cura, abbiamo colto alcuni schizzi per il vostro album vorace, o fratelli che trovate bello tutto quanto viene di lontano!
Abbiamo salutato idoli con la proboscide: troni costellati di gioielli lucenti; palazzi elaborati la cui pompa incantata sarebbe un sogno rovinoso dei nostri banchieri;
costumi che inebriano gli occhi, donne che si tingono denti e unghie, giocolieri esperti che il serpente accarezza.

V

E poi, poi ancora?

VI

"O cervelli infantili! Abbiamo visto dovunque (per non dimenticare la cosa capitale) e senza averlo cercato, dall'alto sino al basso della scala fatale, lo spettacolo tedioso dell'eterno peccato:
la donna, schiava vile, stupida e orgogliosa, senza ridere e senza disgustarsi, si ama, si adora; l'uomo, tiranno cupido, ingordo, lascivo e duro, schiavo della schiava, rigagnolo nella fogna;
il carnefice che gioisce, il martire che singhiozza; la festa che insaporisce e profuma il sangue; il tiranno snervato dal veleno del potere e il popolo amante dello scudiscio che l'abbrutisce;
tante religioni simili alla nostra che danno la scalata al cielo; la Santità che, come un uomo di gusti delicati, sguazza su un letto di piume, cerca la voluttà fra i chiodi e il crine;
ciarliera, ebbra del proprio genio, pazza come era un tempo, l'Umanità che grida a Dio nella sua delirante agonia: "O mio simile, o mio signore, io ti maledico!"
e i meno sciocchi, arditi amanti della Demenza, che fuggendo il grande gregge recintato dal Destino, si rifugiano nell'oppio senza fine. - Tale è l'eterno resoconto del mondo intero."

VII

Amaro sapere, quello che si ricava dal viaggiare! Il mondo, piccolo e monotono oggi come ieri, come domani, come sempre, ci mostra la nostra immagine: un'oasi d'orrore in un deserto di noia!
Partire? Restare? Se puoi, resta, se è necessario, parti. Chi corre, chi si rannicchia per ingannare il Tempo, nemico vigilante e funesto... Vi sono, ahimè, dei viaggiatori senza requie
(come l'Ebreo errante e gli apostoli) ai quali nulla basta, né treno né nave, per fuggire questo infame reziario; ma ve ne sono che sanno ammazzarlo senza uscire dalla loro tana.
Quando alfine calcherà il piede sulla nostra schiena, potremo ancora sperare e gridare: Avanti. Come un tempo si partiva per la Cina, gli occhi puntati al largo ed i capelli al vento,
ci imbarcheremo, col cuore gioioso d'un giovane passeggero, sul mare delle tenebre. Udite queste voci, funebri e affascinanti, che cantano: "Di qui, voi che volete assaporare
il Loto profumato! Qui si raccolgono i frutti miracolosi dei quali il vostro cuore è affamato; venite a inebriarvi della strana dolcezza di questo pomeriggio senza fine?"
Riconosciamo lo spettro dal tono familiare; là i nostri Piladi tendono a noi le loro braccia. "Nuota verso la tua Elettra, se vuoi rinfrescarti il cuore", ci dice quella cui, un giorno, baciavamo le ginocchia.

VIII

O Morte, vecchio capitano, è tempo, leviamo l'ancora. Questa terra ci annoia, Morte. Salpiamo. Se cielo e mare sono neri come inchiostro, i nostri cuori, che tu conosci, sono colmi di raggi.
Versaci, perché ci conforti, il tuo veleno. Noi vogliamo, per quel fuoco che ci arde nel cervello, tuffarci nell'abisso, Inferno o Cielo, non importa. Giù nell'Ignoto per trovarvi del nuovo.


PS : Per Shqipe ... !!! Grazzie mille per il brano !!!
 

drops^of^enigma

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Re: Dedikime

Per BeBa :wub:

Y así los dos en la penumbra
Tú y yo
El vino y el tango
Tú y yo
Tu cuerpo ondulante unido a las notas
Flotando en el aire mecido al ritmo
De la guitarra
Tu cabello en mis manos
Tus labios en mis labios tango tango tango
Fuera del ritmo y fuera del tiempo
Bandoneón
Marcamos el paso El vino en tu boca
Mi boca en tu vientre Marcamos el ritmo
Cuerdas creadoras La guitarra y el violín
Entrelazamos los dedos Tu mano en mi mano
Siento como se va la luz Y encerrado en tu laberinto
De miel busco las fronteras del amor
Sordo a las notas seductoras
Extraviado en tus ondulaciones
No queriendo encontrar el camino
De regreso Caminante sediento
Olvidado del sonido la furia o el dolor
Queriendo calmar mi sed de amor
Bebiendo eternamente de tus fuentes
Vuelve la luz enceguecedora
El tango otra vez
Mecido por el bandoneón y la guitarra
Un paso un salto un respirar profundo
El tango siempre el tango
¡Así es el amor a media luz!
 
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