Re: Ç'të bëjmë me Greqinë !?
l'operazione per il controllo degli espatri clandestini dall'Albania messa in atto dall'Italia, nelle acque territoriali albanesi e nelle acque internazionali del Canale d'Otranto, su richiesta dell'Albania sulla base dell'Accordo di Roma del 25 marzo 1997 mediante scambio di lettere tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica di Albania relativo alla collaborazione per la prevenzione degli atti illeciti che ledono l'ordine giuridico nei due Paesi e l'immediato aiuto umanitario quando è messa a rischio la vita di coloro che tentano di lasciare l'Albania: questo Accordo, entrato in vigore al momento della firma (vds. Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n, 163 del 15 luglio 1997 ) è stato seguito, il 2 aprile 1997, da un Protocollo applicativo, con cui si stabiliscono le attività di inchiesta di bandiera, fermo, visita e dirottamento adottabili dalle Unità della Marina Militare Italiana in acque internazionali nei confronti del naviglio di bandiera albanese o "comunque riconducibile allo Stato albanese". Il richiamo al blocco navale è stato fatto a seguito del sinistro, durante il quale sono deceduti 54 cittadini albanesi accaduto in acque internazionali, il 27 marzo 1997 (nel periodo intercorrente tra l'entrata in vigore dell'Accordo e il susseguente Protocollo applicativo) tra Nave "Sibilla" e la M/V albanese "Kater I Rades" che trasportava verso l'Italia, dopo aver defezionato dalla Marina Albanese, un centinaio di migranti clandestini. Secondo tesi espresse dopo la sciagura "in forza di un principio consuetudinario di diritto internazionale ribadito dalla Convenzione di Ginevra del 1958 sulla libertà di navigazione in alto mare, è vietato ogni atto riconducibile a blocco o pattugliamento navale se non in presenza di un trattato internazionale". Questa tesi è infondata in quanto, oltre a non tener conto che il dispositivo di pattugliamento adottato nel Canale d'Otranto non era diretto ad interferire con la libera navigazione delle navi battenti bandiera di stati terzi (diversi cioè dall'Italia e dall'Albania), ignora che l'attività traeva fondamento e legittimazione nel consenso dello Stato Albanese espresso con il su citato Accordo mediante scambio di lettere del 25 marzo 1997.
Dhe pastaj qahemi pse te tjeret nuk na rrespektojne?!