Pak nga të gjitha.
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Re: Pak nga të gjitha.
Te me falni qe po e vendos ne italisht, por ne shqip nuk do bente dhe aq per te qeshur. Kush njeh emisionin Zelig tek Italia 1 atehere me siguri njeh dhe Ale e Franz /ubb/images/%%GRAEMLIN_URL%%/laugh.gif
Dialogo
Franz: "Buongiorno".
Ale: "Eh... lo era!"
Franz: "Che piacere rivederla... viene sempre anche lei in questo parco... ma è di Milano?"
Ale: "No, sono di Aosta... sa... mi alzo presto al mattino e vengo qui... in questi due metri quadrati di parco.... Nello smog... chi me lo fa fare di stare nel Gran Paradiso... anche il nome... dico... non deve essere un bel posto... Gran Paradiso".
Franz: "Eh già... ed è venuto col cane?"
Ale: "No, col capriolo".
Franz: "Ah... scusi ma si chiama capriolo perché quando corre fa le capriole?"
Ale: "Sì... anche il lama si chiama così perché quando corre taglia l'erba".
Franz: "Ecco perché sputa sempre... ha l'erba in bocca".
Ale: "Già..."
Franz: "Ma le capriole... il capriolo le fa tutto il giorno?"
Ale: "Sì, ma adesso si è stufato".
Franz: "Con la polenta?"
Ale: "Cosa?"
Franz: "Dico il capriolo stufato con la polenta?"
Ale: "Senta è un cane".
Franz: "Stufato con la polenta... che schifo!"
Ale: "Senta sono di Milano e sono venuto col cane".
Franz (si guarda intorno): "Ah... è andato via il signore di Aosta col capriolo?"
Ale: "Sì, sì è andato via".
Franz: "Peccato".
Ale: "Già".
Franz: "Eh... come si sta bene qui..."
Ale: "Già".
Franz: "Come passa in fretta il tempo".
Ale: "Faccia riparare l'orologio".
Franz: "No, dicevo come passa in fretta il tempo così per dire... pensare che oggi siamo qua e domani chissà dove siamo..."
Ale: "Ma, io domani sono a Piacenza da un mio amico".
Franz: "Eh... oggi siamo qua e domani lei è a Piacenza da un suo amico... e chissà io dove sono".
Ale: "Vuole venire con me a Piacenza dal mio amico?"
Franz: "Eh... oggi siamo qua, domani siamo a Piacenza e chissà dove saremo dopodomani?"
Ale: "Di ritorno da Piacenza... perché il mio amico avrà anche i cazzi suoi da fare..."
Franz: "Certo che si sta bene qua..."
Ale: "Guardi che se non vuole venire più a Piacenza, avviso io il mio amico".
Franz: "No dicevo... guardi come si sta bene qua in questo parco... è proprio bello, pensi che c'è gente che viene apposta da Aosta".
Ale: "Già..."
Franz: "Oggi è proprio una bella giornata... tempo previsto per domani?"
Ale: "24 ore..."
Franz: "Ah beh come oggi..."
Franz: "Io sto leggendo un bel libro".
Ale: "L'ha finito?"
Franz: "No".
Ale: "E allora come fa a dire che è un bel libro?"
Franz: "Ne ho letto metà".
Ale: "Ma in un libro quello che conta è il finale".
Franz: "Ma infatti io ho letto la
seconda metà... io parto sempre dal finale...
così se poi mi piace leggo l'inizio... se no mica sto lì a leggerlo tutto".
Ale: "Sa che è un bel ragionamento il suo".
Franz: Grazie...
Ale: "Non ci avevo mai pensato... è proprio una persona intelligente lei".
Franz: "Grazie".
Franz: "Eh insomma siamo qua..."
Ale: "Già..."
Franz: "Quanto tempo che non ci si vede... Sembra ieri..."
Ale: "Invece è oggi..."
Franz: "Che bella giornata... certo che noi siamo qua che parliamo tranquilli tranquilli e magari si stacca un meteorite infuocato dalla orbita spaziale, buca l'atmosfera terrestre e ci piomba addosso...
Ale: Vuole che cambiamo panchina?"
Franz: "No, non serve a niente, il meteorite se ti deve prendere ti prende..."
Ale: "Si vabbè ho capito".
Franz: "Guardi che può capitare... Oppure si apre un cratere e ci copre di lava e facciamo la fine dei dinosauri che ci scoprono tra mille anni, col pennellino, osso per osso... guarda questi due, stavano parlando tranquilli su una panchina... eh..."
Ale: "Certo che lei è un tipo positivo".
Franz: "Guardi che questa è la vita".
Ale: "Eh no! No, questa è la morte... cambiamo discorso".
Franz: "Sa che sotto le ceneri di Pompei hanno trovato lo scheletro di un uomo che cercava di fuggire?"
Ale: "E allora è una malattia".
Franz: "Ma no, ma che malattia, è stata la lava del vulcano. La malattia era la peste, la peste nera nera".
Ale: "Guardi a stare vicino a lei, se erutta un vulcano ci trovano fra duemila anni lei che parla e io con
le mani sulle balle!"
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Dialogo
Franz: "Buongiorno".
Ale: "Eh... lo era!"
Franz: "Che piacere rivederla... viene sempre anche lei in questo parco... ma è di Milano?"
Ale: "No, sono di Aosta... sa... mi alzo presto al mattino e vengo qui... in questi due metri quadrati di parco.... Nello smog... chi me lo fa fare di stare nel Gran Paradiso... anche il nome... dico... non deve essere un bel posto... Gran Paradiso".
Franz: "Eh già... ed è venuto col cane?"
Ale: "No, col capriolo".
Franz: "Ah... scusi ma si chiama capriolo perché quando corre fa le capriole?"
Ale: "Sì... anche il lama si chiama così perché quando corre taglia l'erba".
Franz: "Ecco perché sputa sempre... ha l'erba in bocca".
Ale: "Già..."
Franz: "Ma le capriole... il capriolo le fa tutto il giorno?"
Ale: "Sì, ma adesso si è stufato".
Franz: "Con la polenta?"
Ale: "Cosa?"
Franz: "Dico il capriolo stufato con la polenta?"
Ale: "Senta è un cane".
Franz: "Stufato con la polenta... che schifo!"
Ale: "Senta sono di Milano e sono venuto col cane".
Franz (si guarda intorno): "Ah... è andato via il signore di Aosta col capriolo?"
Ale: "Sì, sì è andato via".
Franz: "Peccato".
Ale: "Già".
Franz: "Eh... come si sta bene qui..."
Ale: "Già".
Franz: "Come passa in fretta il tempo".
Ale: "Faccia riparare l'orologio".
Franz: "No, dicevo come passa in fretta il tempo così per dire... pensare che oggi siamo qua e domani chissà dove siamo..."
Ale: "Ma, io domani sono a Piacenza da un mio amico".
Franz: "Eh... oggi siamo qua e domani lei è a Piacenza da un suo amico... e chissà io dove sono".
Ale: "Vuole venire con me a Piacenza dal mio amico?"
Franz: "Eh... oggi siamo qua, domani siamo a Piacenza e chissà dove saremo dopodomani?"
Ale: "Di ritorno da Piacenza... perché il mio amico avrà anche i cazzi suoi da fare..."
Franz: "Certo che si sta bene qua..."
Ale: "Guardi che se non vuole venire più a Piacenza, avviso io il mio amico".
Franz: "No dicevo... guardi come si sta bene qua in questo parco... è proprio bello, pensi che c'è gente che viene apposta da Aosta".
Ale: "Già..."
Franz: "Oggi è proprio una bella giornata... tempo previsto per domani?"
Ale: "24 ore..."
Franz: "Ah beh come oggi..."
Franz: "Io sto leggendo un bel libro".
Ale: "L'ha finito?"
Franz: "No".
Ale: "E allora come fa a dire che è un bel libro?"
Franz: "Ne ho letto metà".
Ale: "Ma in un libro quello che conta è il finale".
Franz: "Ma infatti io ho letto la
seconda metà... io parto sempre dal finale...
così se poi mi piace leggo l'inizio... se no mica sto lì a leggerlo tutto".
Ale: "Sa che è un bel ragionamento il suo".
Franz: Grazie...
Ale: "Non ci avevo mai pensato... è proprio una persona intelligente lei".
Franz: "Grazie".
Franz: "Eh insomma siamo qua..."
Ale: "Già..."
Franz: "Quanto tempo che non ci si vede... Sembra ieri..."
Ale: "Invece è oggi..."
Franz: "Che bella giornata... certo che noi siamo qua che parliamo tranquilli tranquilli e magari si stacca un meteorite infuocato dalla orbita spaziale, buca l'atmosfera terrestre e ci piomba addosso...
Ale: Vuole che cambiamo panchina?"
Franz: "No, non serve a niente, il meteorite se ti deve prendere ti prende..."
Ale: "Si vabbè ho capito".
Franz: "Guardi che può capitare... Oppure si apre un cratere e ci copre di lava e facciamo la fine dei dinosauri che ci scoprono tra mille anni, col pennellino, osso per osso... guarda questi due, stavano parlando tranquilli su una panchina... eh..."
Ale: "Certo che lei è un tipo positivo".
Franz: "Guardi che questa è la vita".
Ale: "Eh no! No, questa è la morte... cambiamo discorso".
Franz: "Sa che sotto le ceneri di Pompei hanno trovato lo scheletro di un uomo che cercava di fuggire?"
Ale: "E allora è una malattia".
Franz: "Ma no, ma che malattia, è stata la lava del vulcano. La malattia era la peste, la peste nera nera".
Ale: "Guardi a stare vicino a lei, se erutta un vulcano ci trovano fra duemila anni lei che parla e io con
le mani sulle balle!"
Re: Pak nga të gjitha.
<div class="ubbcode-block"><div class="ubbcode-header">Originally Posted By: Annie</div><div class="ubbcode-body">
ishte njehere nje budalla dhe babai i vet ishte pronari i nje firme qe bente sallam. dhe u rrit cuni, babai e morri te punonte per te, nje dite e mori ti tregonte makinerite dhe i tha, ktu bir i babait fusim derrin dhe del sallami, edhe kjo te njejten gje ben. Tani budallai u kthye dhe i tha ' O ba, po ka ndonje makineri qe fusim sallamin dhe del derri? Po i tha i ati, jot tom.
: )))))) </div></div>
Sa kam qesh me kete .
<div class="ubbcode-block"><div class="ubbcode-header">Originally Posted By: Annie</div><div class="ubbcode-body">
ishte njehere nje budalla dhe babai i vet ishte pronari i nje firme qe bente sallam. dhe u rrit cuni, babai e morri te punonte per te, nje dite e mori ti tregonte makinerite dhe i tha, ktu bir i babait fusim derrin dhe del sallami, edhe kjo te njejten gje ben. Tani budallai u kthye dhe i tha ' O ba, po ka ndonje makineri qe fusim sallamin dhe del derri? Po i tha i ati, jot tom.
: )))))) </div></div>
Sa kam qesh me kete .
Kondrapedali
Kondrapedali
Re: Pak nga të gjitha.
Pyt zysha (msusja) n'klas nxënsit : - Kush na i sjell dritat?
Nxënësit fillojnë të mendohen por askush nuk e kishte nivelin të jepte një përgjigje. Diku nga fundi i klasës, megjithatë, ngrihet një dorë. - po? - thotë mësuesja - E din ti Beni?
- Po mësuese- përgjigjet Beni.
- Pa hë na e thuaj.
- Dritat na i sjellin zogjtë mësuese. - thotë Beni.
Mësuesja duke qeshur e pyet Benin se kush ja kishte thënë.
- Asnjë mësuese por kam dëgjuar babin sa herë vijnë dritat të thotë : "I sollën dritat zogjt e kur.vave" /ubb/images/%%GRAEMLIN_URL%%/grin.gif
Pyt zysha (msusja) n'klas nxënsit : - Kush na i sjell dritat?
Nxënësit fillojnë të mendohen por askush nuk e kishte nivelin të jepte një përgjigje. Diku nga fundi i klasës, megjithatë, ngrihet një dorë. - po? - thotë mësuesja - E din ti Beni?
- Po mësuese- përgjigjet Beni.
- Pa hë na e thuaj.
- Dritat na i sjellin zogjtë mësuese. - thotë Beni.
Mësuesja duke qeshur e pyet Benin se kush ja kishte thënë.
- Asnjë mësuese por kam dëgjuar babin sa herë vijnë dritat të thotë : "I sollën dritat zogjt e kur.vave" /ubb/images/%%GRAEMLIN_URL%%/grin.gif
Re: Pak nga të gjitha.
Kete ma treguan kur isha ne Shqiperi.
Nano kryeminister ,sapo del nga bingoja tek "tajvani" dhe fillon e ben nji xhiro aty rreth e rrotull ,nderkohe i afrohet nji djale i ri dhe i thote:
- falmë ndonji lek te lutem se s'kam ngrene tere diten.
- kur Nano ja kthen - eeee mu do t'ma hedhesh ti,po ti dukesh qe je pijanec ,une sa t'jap leket ti do shkosh e ti pish derisa t'behesh xurxull.
- po per buke i dua zotni(si duket se njihte ky).
- ik o ik ja kthen Nano dhe vazhdoj rrugen ,por s'kaluan as 2-3 minuta kur i njejti person prape i ze rrugen dhe i thote:
- aman mor zotni falmë ndonji lek .
- te jap lekë hë,e perse apo qe t'shkosh e ti prishesh me femra diskotekave dhe buzuqeve ,hajde ik tani.
Kur mbas pese minutash po i njejti person prape i del para dhe i thote:
- amon mër zotni,t'rujt zoti kalamojt e befsh ymër, nëm ndonji lekë se per buken e femijve i dua.
- po ik ore se ti dukesh qe je bixhozçi,ti ke per t'marre leket qe do t'jap une dhe do hysh me vrap e do luash ne disko .
- po jo mër zotni se per buke i dua, une s'kam te tilla vese.
-Aaaa..., ja kthen Nano keshtu qënka puna ë.Kthehet nga rojet dhe ju thote :kapeni kete lypsarin dhe çojani Saliut, dhe t'mi thoni :se shiko ku katandiset njëriu pa vese.
Kete ma treguan kur isha ne Shqiperi.
Nano kryeminister ,sapo del nga bingoja tek "tajvani" dhe fillon e ben nji xhiro aty rreth e rrotull ,nderkohe i afrohet nji djale i ri dhe i thote:
- falmë ndonji lek te lutem se s'kam ngrene tere diten.
- kur Nano ja kthen - eeee mu do t'ma hedhesh ti,po ti dukesh qe je pijanec ,une sa t'jap leket ti do shkosh e ti pish derisa t'behesh xurxull.
- po per buke i dua zotni(si duket se njihte ky).
- ik o ik ja kthen Nano dhe vazhdoj rrugen ,por s'kaluan as 2-3 minuta kur i njejti person prape i ze rrugen dhe i thote:
- aman mor zotni falmë ndonji lek .
- te jap lekë hë,e perse apo qe t'shkosh e ti prishesh me femra diskotekave dhe buzuqeve ,hajde ik tani.
Kur mbas pese minutash po i njejti person prape i del para dhe i thote:
- amon mër zotni,t'rujt zoti kalamojt e befsh ymër, nëm ndonji lekë se per buken e femijve i dua.
- po ik ore se ti dukesh qe je bixhozçi,ti ke per t'marre leket qe do t'jap une dhe do hysh me vrap e do luash ne disko .
- po jo mër zotni se per buke i dua, une s'kam te tilla vese.
-Aaaa..., ja kthen Nano keshtu qënka puna ë.Kthehet nga rojet dhe ju thote :kapeni kete lypsarin dhe çojani Saliut, dhe t'mi thoni :se shiko ku katandiset njëriu pa vese.