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Una vista del sole che tramonta ripreso dalla cima del Mauna Kea nelle isole Hawaii. La cupola in primo piano è quella del Keck Observatory.
È vero che il Sole sorge sempre a Est ?
No. Il Sole sorge esattamente nel punto cardinale Est soltanto nei due giorni degli equinozi, all'inizio della primavera e dell'autunno. Negli altri giorni il Sole sorge in punti diversi, ora spostati verso Nord (nel periodo che va dall'equinozio di primavera a quello di autunno) ora spostati verso Sud (nel periodo che va dall'equinozio di autunno a quello di primavera).
Complessivamente la zona che comprende tutti i punti di levata del Sole si dice Oriente. Lo stesso fenomeno vale per il tramonto: il Sole tramonta esattamente ad Ovest soltanto nei due giorni nei quali sorge esattamente ad Est e l'insieme dei punti dell'orizzonte nei quali vediamo sparire il Sole si dice Occidente. È possibile verificare questo fenomeno semplicemente osservando in stagioni diverse i punti di levata e di tramonto della nostra stella.
 

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A 10 mila anni luce dalla Terra, i resti della supernova Cassiopeia A (Cas A) stanno aiutando gli astronomi a capire come esplodono le stelle.
Che cosa è l’anno luce?
L’anno luce è una misura di distanza che si usa in astronomia. Essa corrisponde alla distanza che un oggetto percorrerebbe se viaggiasse a velocità uguale a quella della luce nel vuoto (300 mila chilometri al secondo) per un anno tropico, cioè per 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Equivale a una distanza di circa 9.460.000.000.000 chilometri.
Gli astronomi utilizzano due altre unità di misura delle distanze astronomiche, le unità astronomiche (UA) e i parsec.
Il primo è usato soprattutto per misurare le distanze nel sistema solare. Corrisponde alla distanza Terra – Sole e più precisamente a 149.597.870 chilometri.
Con il parsec, gli astronomi esprimono le enormi distanze tra le stelle. Un parsec (abbreviazione di "parallasse secondo") equivale a 3,26 anni luce e corrisponde alla distanza dalla quale un osservatore vedrebbe il raggio medio dell'orbita terrestre (cioè una unità astronomica) sotto un angolo di 1 secondo d'arco.
Ricapitolando dunque:

1 UA = 150 milioni di chilometri = distanza Terra-Sole
1 anno luce = 63067 UA = 9.460.000.000.000 di chilometri
1 parsec = 3,26 anni luce = 205597 UA = 30840.000.000.000 di chilometri
 

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Nell’illustrazione, a sinistra il comportamento della fiamma sulla Terra e, a destra, nello spazio.
Come brucia nello spazio la fiamma di una candela?
Alcuni lettori già da tempo ci hanno chiesto: “Come brucerebbe nello spazio la comune fiammella di una candela?”. La risposta è venuta di recente da un esperimento condotto nella stazione spaziale Mir. In assenza di gravità, la fiamma brucia regolarmente, più lentamente rispetto a quanto accade sulla Terra e con un’intensa colorazione blu.
Sfera. Ma, e questa è la vera novità, assume una forma a palla e non sale verso l’alto con una forma allungata. Perché accade questo? Sulla Terra, l’aria che sta intorno alla fiamma, e la alimenta, scende verso il basso attratta dalla forza di gravità. Man mano che arriva nelle vicinanze della fiamma si riscalda, diventa più leggera e sale verso l’alto.
Archimede. Nella stessa direzione va l’ossido di carbonio caldo prodotto dalla combustione. Essendo entrambi più leggeri dell’aria circostante, per il principio di Archimede salgono vincendo la forza di gravità. Nello spazio manca la forza di gravità, il principio di Archimede non vale più, l’aria arriva alla fiamma da ogni direzione e anche l’ossido di carbonio lascia la fiamma in ogni direzione, dandole la forma rotonda.
Fuoco blu. Perché la più ampia colorazione blu? Nella fiamma normale la zona di questo colore è quella più interna, dove l’aria arriva con difficoltà, la combustione è meno efficace e a ciò è dovuto il colore. Nello spazio, per la mescolanza di ossido di carbonio e aria la zona blu è più grande.
 

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Le nanosonde si dirigono verso la superficie di un mitocondrio. Studieranno gli scambi di ioni all'interno delle cellule stesse.
Illustrazione: © Christopher Burke (Università del Michigan).

Nanosonde a spasso nelle cellule
Sonde di pochi milionesimi di millimetro, molto più piccole di un capello, esploreranno i segreti del nostro corpo. È questo l'ambizioso progetto dell'università del Michigan negli Stati Uniti. Durerà circa tre anni e ha lo scopo di mostrare le immagini tridimensionali dettagliate di alcune importanti reazioni chimiche che avvengono all'interno delle nostre cellule.
Le nanosonde allo studio hanno sulla loro punta alcune molecole capaci di legarsi a calcio, zinco, potassio che sono i principali elementi chimici che - passando da una parte all'altra della membrana cellulare - permettono lo svolgimento di importanti funzioni dell'organismo, come il movimento muscolare e il funzionamento del sistema nervoso. Tra le dimensioni della cellula e quelle della sonda c'è lo stesso rapporto che esiste tra quelle di un campo di pallone e di un giocatore, quindi gli esperimenti non danneggiano le funzioni cellulari; anzi la sonda dovrebbe seguire, istante per istante, il destino degli atomi che intrappola e rilascia (secondo la loro concentrazione), mentre un computer ne elabora i segnali fornendo un'immagine continua nel tempo di quello che accade agli ioni stessi. È questa la novità della ricerca, rispetto agli studi classici sugli scambi molecolari, basati su informazioni istantanee dove, per esempio, non è possibile seguire le dinamiche delle molecole una volta all'interno della cellula.

(Notizia aggiornata al 13 aprile 2003)
 

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La nebulosa attorno alla potentissima stella doppia BAT99-49, nella Grande Nube di Magellano.
© ESO Education & Public Relations Department.

Misteri al centro della galassia
Alcuni degli oggetti più belli dell'universo rimangono ancora misteriosi. Questo accade in particolare per piccole nebulose che, come dicono gli astronomi, hanno un “alto grado di eccitazione”, perché contengono un'alta percentuale di ioni, atomi che hanno perso alcuni dei loro elettroni. Il mistero risiede nella fonte di questa eccitazione; forse queste nebulose contengono stelle luminosissime (da centomila a dieci milioni di volte la luminosità del Sole, o altri oggetti celesti particolarmente energetici. Una serie di osservazioni effettuale con il cosiddetto VLT (Very large telescope), gestito dall'ESO (European Southern Observatory) e situato in Cile, ha permesso a ricercatori dell'università di Liegi, in Belgio, di scoprire all'interno di queste nebulose alcune tra le stelle più calde e massicce mai viste, alcune delle quali sono doppie. Le nebulose sono state osservate all'interno delle Nubi di Magellano, piccole galassie satelliti della nostra Via Lattea. Le stelle hanno una massa oltre 20 venti volte superiore a quella del Sole, e una temperatura superficiale che oltrepassa i 90.000 °C.
(Notizia aggiornata al 14 aprile 2003)
 

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Dalle nanotecnologie un nuovo DVD basato su molecole 'intelligenti'

Pubblicata su Science il risultato ottenuto da una equipe del Consiglio Nazionale delle Ricerche. La densità di memorizzazione è pari a cinque volte quella dei tradizionali DVD


Ricercatori del CNR di Bologna hanno scoperto un nuovo meccanismo di registrazione dell'informazione a densità ultraelevata: ben 5 volte superiore a quella della più avanzata tecnologia dvd sviluppata ad oggi confrontabile con quella dei più potenti hard-disk. L'innovazione, illustrata sulla prestigiosa rivista Science, si basa su nuove molecole 'intelligenti', capaci di autorganizzarsi come le palline di un pallottoliere.

Basterà un semplice tocco per scrivere una quantità impressionante di informazione. Su una pellicola molto sottile di molecole intelligenti, chiamate rotassani, è sufficiente infatti a fare organizzare le molecole in forma di filari di nanopalline (20-40 nanometri di diametro e distanti 100 nanometri, un nanometro uguale un miliardesimo di metro) in maniera spontanea ma controllabile. Un nuovo meccanismo di registrazione dell'informazione simile ad un pallottoliere a densità ultraelevata (dimostrata sino a 100 gigabit per pollice quadrato), ovvero 5 volte superiore a quella della più avanzata tecnologia dvd sviluppata ad oggi.

A fare questa scoperta, già brevettata, sono stati Fabio Biscarini e Massimiliano Cavallini, dell'Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sezione di Bologna (ISMN-CNR), in collaborazione con David Leigh dell'Università di Edinburgo e Francesco Zerbetto dell'Università di Bologna.

'Il nostro metodo - spiega Fabio Biscarini - si basa su una trasformazione localizzata che avviene su un film sottilissimo, quando la punta di un microscopio a forza atomica viene mossa con grande delicatezza lungo una linea. La carezza della punta provoca la comparsa di un numero definito di palline, tutte della stessa dimensione, a distanza regolare e contemporaneamente. Il numero è direttamente proporzionale alla lunghezza della linea, mentre la loro distanza dipende solo dallo spessore della pellicola: in questo modo siamo in grado di controllare sia la quantità sia la densità di informazione scritta. Basta ripetere il processo su una linea parallela, e si costruisce una tavoletta. Siamo convinti che questo principio di scrittura dell'informazione possa essere di grande interesse tecnologico, perché si può effettuare anche per stampaggio, e quindi scrivere ripetutamente un'enorme quantità di informazione in un solo passaggio e su grandi aree'.

Questo nuovo meccanismo di scrittura, basato sulle nanotecnologie, funziona grazie alle proprietà meccaniche uniche dei rotassani e potrà essere applicato anche a sistemi come sensori e biochip per diagnostica medica.
 

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Le alluvioni improvvise colpiscono spesso i guidatori maschi che vogliono superare i torreni in piena.

Il maltempo ammazza i maschi

Uno studio presentato all'annuale incontro del Centro per il controllo delle Malattie degli Stati Uniti (l'organismo che monitora l'avanzamento delle patologie in Usa) ha dimostrato che le tempeste, i fulmini e le alluvioni uccidono molti più uomini che donne. E che questo accade nella maggior parte dei casi in automobile o durante l'attività sportiva. «La maggior parte delle vittime di alluvioni improvvise o venti forti, dice Thomas Songer, un epidemiologo dell'università di Pittsburgh, sono maschi che tentano di superare un torrente in piena o una strada difficile. E i fulmini colpiscono nella maggior parte dei casi maschi che stanno facendo sport all'aperto.»
Songer ha esaminato i dati che riguardano le morti collegate al maltempo dal 1994 al 2000, e le ha divise per età, sesso, attività e altri dati. Su 1442 morti identificati, il 70 per cento erano maschi. La maggioranza ha coinvolto maschi che guidavano col cattivo tempo. Poiché il comportamento da adottare per salvarsi nel caso di cattivo tempo dipende dalle circostanze, sembra che i maschi non siano particolarmente brillanti in questi casi, e facciano più spesso delle donne la cosa sbagliata.
(Notizia aggiornata al 8 maggio 2003)
e forte kjo /pf/images/graemlins/laugh.gif
 

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Persino l'esercizio non è efficace come il digiuno nel combattere il diabete. Per ora nei topi.

Digiunare fa bene. Ai topi col diabete

L'idea è sempre stata controversa, ma un nuovo studio ne conferma la validità. Digiunare ogni due giorni può far bene ai topi, proteggendoli dal diabete e dalla degradazione dei neuroni cerebrali anche meglio dell'esercizio e della restrizione delle calorie. La conclusione proviene da uno studio effettuato dal National Institute of Aging (l'Istituto nazionale dell'invecchiamento, negli Usa). Pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the national academy of science, gli autori dello studio hanno fatto digiunare una volta ogni due giorni alcuni topi, permettendo loro di mangiare quanto volevano nelle altre occasioni. I topi digiunanti avevano un livello di glucosio e di insulina nel sangue inferiore a quello di altri gruppi di controllo, uno dei quali poteva mangiare a volontà, mentre l'altro era a dieta stretta.
Anche quando è stata somministrata loro una neurotossina, i gruppi di topi a digiuno avevano le cellule cerebrali più resistenti di quelli di altri topi.
«Anche se le conclusioni sono interessanti, dice Mark Mattson, capo del laboratorio di neuroscienze dell'istituto, abbiamo bisogno di ricerche ulteriori per capire meglio come il digiuno influenzi la salute nei topi e negli uomini».
(Notizia aggiornata al 8 maggio 2003)
 

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La galleria klystron dell'acceleratore lineare di Stanford, lungo quasi 4 chilometri.
Questa è la struttura più lunga del mondo
Foto di Peter Ginter, cortesia dello Stanford Linear Accelerator Center.
Una nuova particella?

Alcuni ricercatori italiani hanno scoperto, forse, un nuovo tipo di particella subatomica, derivata da una peculiare combinazione di quark. Marcello Giorgi, dell'università di Pisa, si sono imbattuti, in un lungo studio dei dati rilevati dall'acceleratore lineare di particelle di Stanford, in particelle con una strana massa, minore di quanto predetto dalle teorie correnti. La massa, inoltre, che è di 2.317 Mev, è molto precisa, a differenza di quella di altre particelle che hanno una massa meno definita. Poiché massa ed energia sono equivalenti a scale così piccole, il valore potrebbe suggerire quale sia la forza presente all'interno della particella. Secondo alcune ipotesi, la nuova particella, battezzata D2317, sarebbe fatta di un nuovo e più pesante tipo di quark. Anche se le particelle più comuni, come neutroni e protoni, sono fatte di triplette di quark, D2317 potrebbe essere composta solo da due di essi, uno leggero che orbita intorno a uno pesante. Altri pensano invece che addirittura la particella potrebbe essere composta da quattro quark.
(Notizia aggiornata al 11 maggio 2003)
 

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Una rappresentazione dell'interno del nostro pianeta. David stevenson propone di spingersi più a fondo possibile, con un metodo innovativo.
Come arrivare al centro della Terra
Non è una proposta cinematografica, proveniente dal film “The core”, ma un articolo serio pubblicato su Nature. David Stevenson, del California Institute of technology, propone di fondere lentamente, con del ferro liquido, la superficie terrestre fino a permettere a una piccola sonda (della dimensione di un pompelmo) di penetrare nel terreno e arrivare fino al nucleo del pianeta.
Dovrebbe contenere strumenti per misurare la temperatura, la presenza di elementi e di campi elettrici. Penetrando nel terreno in una depressione creata da una piccola esplosione atomica, la sonda dovrebbe trasmettere i segnali che riguardano i dati che ha scoperto attraverso vibrazioni che assomigliano a piccoli terremoti. Sulla superficie terrestre uno strumento di misura potrebbe “sentire” le onde provenienti dalla sonda che, attraverso un linguaggio codificato, sarebbe quindi in grado di tracciare un quadro quasi completo della struttura del nucleo.
Lo stesso autore riconosce che questo progetto potrebbe sembrare utopistico ma, dice, questo perché nessuno ha mai impegnato risorse per portare avanti la ricerca sul nucleo terrestre.
(Notizia aggiornata al 19 maggio 2003)
 

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Il pianeta Nettuno. Anche su questo distante corpo celeste si verificano cambiamenti stagionali.
Foto: © Nasa
Su Nettuno è tempo di primavera
Le osservazioni del pianeta Nettuno effettuate nell'arco di sei anni tramite l'Hubble, il telescopio spaziale della Nasa, rivelano che è in atto un cambiamento delle stagioni e che per Nettuno è tempo di “primavera”. Un'équipe di scienziati dell'Università di Wisconsin-Madison ha unificato le osservazioni che risalgono agli anni 1996, 1998 e 2002 scoprendo che le fasce di nubi che circondano l'emisfero sud del pianeta sono diventate progressivamente più ampie e luminose. «Questo cambiamento sembra essere una risposta, seppur debole e lenta, alle variazioni stagionali provocate dal sole, così come accade sulla terra con l'avvicendarsi delle stagioni», ha dichiarato lo scienziato Lawrence A. Sromovsky.
Lì non c'è bisogno di creme solari. Su Nettuno l'intensità del sole è 900 volte più debole che sulla terra: il pianeta, infatti, è l'ottavo del sistema solare in ordine di distanza crescente dal sole da cui dista 4.500 milioni di chilometri circa e intorno al quale ruota con un periodo di 164 anni e 208 giorni. L'asse di rotazione di Nettuno, inoltre, è inclinato verso il sole di circa 29 gradi alternando in questo modo l'esposizione al sole degli emisferi nord e sud: è la quantità di energia solare assorbita da un questi in un dato tempo a determinare le stagioni, che su Nettuno durano in media 40 anni. Se si dovesse trattare di un reale cambiamento stagionale, dunque, Nettuno dovrebbe continuare a “illuminarsi” per oltre 20 anni.
(Notizia aggiornata al 28 maggio 2003)
 

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Re: fokus 360 grade

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I cambiamenti dell'atmosfera di Saturno in una serie di immagini ripresa dal telescopio spaziale Hubble dal 1996 al 2000.
Rallentano i venti di Saturno
Il pianeta con gli anelli è uno dei più ventosi corpi celesti del nostro Sistema Solare. Eppure, come dimostra un articolo pubblicato sulla rivista Nature, sembra che i violenti venti saturniani siano diminuiti del 40 per cento. Fino al 1996 i venti, specie quelli nella zona dell'Equatore, raggiungevano i 1728 chilometri all'ora. Le foto del telescopio spaziale Hubble hanno invece rivelato che, specialmente nella zona sotto gli anelli, le nuvole e i sistemi meteorologici non si spostano più alla velocità di prima, e ora raggiungono a malapena i 1000 chilometri l'ora. Non è facile capire perché sia successo questo fenomeno, ma secondo gli autori (Agustín Sánchez-Lavega, spagnolo, e Richard French, statunitense), il rallentamento potrebbe essere causato da un lungo ciclo stagionale del pianeta, o dall'ombra dei famosi anelli. Questo risultato spingerà i planetologi a rivedere completamento i loro modelli di circolazione globale dell'atmosfera dei grandi pianeti.
(Notizia aggiornata al 13 giugno 2003)
 

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Re: fokus 360 grade

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La regione della Via Lattea dove è situato il Sole è vuota di gas.
Il Sole è in un buco cosmico
La prima mappa tridimensionale dettagliata della nostra zona galattica ha permesso a ricercatori francesi e dell'università di Berkeley, in California, di scoprire che il nostro Sistema Solare è in una situazione privilegiata. Si trova infatti in una zona della Galassia quasi priva di gas, che attraversa il piano della Via Lattea. Il Sole e il suo corteo di pianeti giacciono quindi n una specie di bolla vuota più calda del resto della regione galattica circostante. Il gas nella bolla del Sistema Solare ha una densità da 100 a 1000 volte inferiore a quella delle zone vicine.
Immane esplosione. I ricercatori pensano che la ragione per cui si è creato questa zona vuota sia stata la nascita, uno o due milioni di anni fa, di una o più supernove non lontane, che hanno spazzato via, con il “vento” prodotto, il gas della nostra regione. Gli astrofisici non escludono che la cavità sia piena di gas ionizzato, perché i venti stellari avrebbero spazzato via solo l'idrogeno non ionizzato, più denso, lasciando alle spalle quello ionizzato.
Altre ipotesi, come quella che afferma come una stella possa essere passata attraverso la zona “bucando” l'area, potrebbero essere chiarite solo con il lancio di alcuni satelliti, come il Chips (Cosmic Hot Interstellar Plasma Spectrometer- spettrometro per il plasma caldo interstellare cosmico), che studierebbe il gas a oltre 500.000 °C nei pressi del nostro Sistema Solare.
(Notizia aggiornata al 14 giugno 2003)
 

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Re: fokus 360 grade

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La Terra si riscalda di più perchè il Sole è piu' splendente
Il riscaldamento del pianeta registrato in questi ultimi decenni e attribuito all'effetto serra, potrebbe invece essere causato da una maggiore attività solare
La Terra si sta riscaldando negli ultimi decenni? Potrebbe dipendere dal sole che splende di più. A suggerirlo è uno studio realizzato da Richard Willson del Goddard institute for space studies della Nasa, pubblicato sulla rivista Geophysical research letters. Dalla fine degli anni '70 ad oggi, rileva la ricerca, la quantità di radiazione che il sole emette durante i periodi di quieta attività delle macchie solari, è aumentata di circa lo 0,05% per decade.

'Si tratta di una tendenza importante - ha sottolineato Wilson - perché, se mantenuta per molti decenni, potrebbe causare un significativo cambiamento climatico'. Le registrazioni storiche dell' attività solare indicano che la radiazione proveniente dal sole sta crescendo fin dalla fine del diciannovesimo secolo. Se si scoprisse che un trend paragonabile a quello scoperto in questo studio riguardasse tutto il ventesimo secolo, potrebbe rappresentare una componente significativa del riscaldamento globale che gli studiosi dell'Ipcc (International panel on climate change) hanno rilevato negli ultimi 100 anni.

Questa ricerca è parte di una missione della Nasa promossa per proteggere il Pianeta attraverso lo studio delle cause primarie della variabilità climatica, inclusi i trend della radiazione solare che possono essere un fattore importante nel determinare il cambiamento climatico globale.

Il ciclo solare si ripete approssimativamente ogni 11 anni. Durante il ciclo, il Sole è sottoposto ad un periodo di accresciuta attività magnetica e di macchie solari chiamato 'massimo solare', seguito da un periodo quieto chiamato 'minimo solare'. Sebbene l'incremento di radiazione solare registrato nei 24 anni coperti dallo studio, circa lo 0,1%, non è abbastanza per causare un significativo cambiamento climatico, il trend sarebbe importante se fosse mantenuto per un secolo o più.

La radiazione solare totale è l' energia radiante che la Terra riceve dal Sole. L'interazione di questa radiazione con l'atmosfera terrestre, gli oceani e le masse della Terra rappresenta il fattore più importante nel determinare il clima del Pianeta.
 

nderim

Primus registratum
Re: fokus 360 grade

Fillimisht postuar nga nemesis3:
[QB]
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Rappresentazione di una pulsar.
me pelqeu tema por kam nje pyetje per ju:Te ne ne kosoven lindore thojn nje proverb popullore -per njerez si Ti "aje kuder apo çen" aje kali apo pel:nese je shqipetare ateher shkruaj motra jeme shqipetare ne gjuhen me te bukur shqipe e skemi nevoj per gjuhet e huaja a aq me pk italishte e greqishte apo ndoshta sikur te dinit edhe turqishten dote shkrunit turqisht ndoshta a?eh bre ne shqipetaret edhe 2000 vjet nuk dote mbushemi mend
me dhembje nga une
 

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Re: fokus 360 grade

presheva per ty e shkruaj edhe ne turqisht se kam shume problem,turqisht di vetem do te me duhet ta perkthej por nga anet tona thone edhe kohe eshte flori dhe une nuk e kam te gjith ate kohe per te bere perkthimin se boll i zene jam me pune.atehere zgjidhja me e mire leje kete teme per te tjeret ose perderisa te paska pelqyer (dmth qe italisht di) mundohu ta permiresosh italishten pa harruar gjuhen nene.
ia kalofsh mire
 

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Re: fokus 360 grade

si ka ardhur ideja e perdorimit te karrikes elektrike?
ne shekullin e 19 kane jetuar 2 shkencetare te medhej sic jane edison dhe tesla.qe koha kur edison kishte shpikur llampen dhe perdorimi i energjise elektrike me rryme te vazhdueshme ishte perhapur goxha.tesla zbriti ne amerike per te punuar me edisonin dhe u mundua ti shpjegonte atij idete qe kishte per energjine elektrike me rryme alternative por edisoni nuk e degjoi dhe pati edhe mosmarrveshje ndermjet tyre derisa tesla e la punen dhe gjeti nje mbeshtetes tjeter te ideve te tija.kur e pa edisoni se tesla mund te ishte nje rival i paperballueshem u perpoq ta ndalte me nje reklamim te gabuar te shpikjes se tesles.per te shpjeguar rreziqet e rrymes alternative ai demostronte me akte makaber duke cuar mace drejt nje tasi me qumesht ku kishte futur fije te lidhura me nje burim rryme elektrike alternative.nga kjo lindi edhe ideja per karriken elektrike.sa per te vazhduar historine tesla u kunderpergjigj me demostrime te kunderta ku shfaqej poshte nje gjeneratori energjie qe mund te shkonte deri ne 1 milion volt dhe tregonte se nuk kishte asnje rrezik.te dy qene kandidate per cmimin nobel po asnje nuk e fitoi.ca thone pikerisht per arsyen qe shfaqen anen e tyre me te keqe.
 

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Re: fokus 360 grade

colesteroli ndryshon me stinet.
nivelet e kolesterolit ndryshojne me stinet.eshte ky rezultati i arritur nga nje kerkim i kryer nga universiteti i masacusetit mbi 517 persona te shendetshem.doli si perfundim qe nivelet e colesterolit ishin me te medha ne vjeshte dhe ne dimer dhe me te ulet ne pranvere dhe vere.nuk dihet mire se cilet jane mekanizmat qe cojne ne kete rezultat.matjet tregonin qe vlerat me te medha per meshkujt mberrin ne dhjetor kurse per femrat ne janar.vlerat e regjistruara tregonin nje rritje rreth 3.9 mg/dL te meshkujt (vlerat mesatare ishin 222 mg/dL) dhe 5.4 mg/dL te femrat (vlerat mesatare ishin 213 mg/dL).disa nga keto ndryshime mund te pershkruheshin me variacionet qe peson plasma ne stinet e ndryshme.u gjet edhe qe nuk kishte lidhje me dieten qe perdoret ne stinet e ndryshme.
 
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