Re: Privatizimi i ALBTELECOM e ARMO sh.a
shikoni si po privatizohet ENEL _ Kesh-i italian.
e njejta gje ka ndodhur edhe me kompanine e naftes(eni) e telekomin italian.
kjo eshte rruga , per mendimin tim, per te privatizuar sektoret strategjik.
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Un lock-up di quattro mesi a carico del ministero dell’Economia e dell’Enel. Un impegno a non cedere titoli dell’azienda elettrica nei 120 giorni successivi dalla data di pagamento dei titoli in Opv, fissata per il 27 ottobre. È quanto prevede, secondo fonti ben informate, il prospetto informativo per il collocamento della terza tranche Enel che ha avuto ieri il via libera della Consob. Si tratta di un lock-up inferiore ai sei mesi che erano stati stabiliti in occasione del collocamento agli investitori istituzionali eseguito da Morgan Stanley nel 2003.
Il documento conferma le date dell’offerta — partenza il 18 ottobre e conclusione il 22 — mettendo a fuoco un calendario dei momenti salienti: entro il 17 ottobre pubblicazione di un avviso integrativo con il prezzo massimo, entro il 24 ottobre la comunicazione del prezzo di offerta, entro il 27 ottobre la comunicazione delle azioni assegnate e il pagamento con consegna dei titoli.
Viene confermato, inoltre, che l’ammontare dell’offerta globale — che può interessare fino al 20% del capitale della società — assieme al numero azioni poste in vendita, alla grandezza lotto minimo e del lotto minimo maggiorato saranno resi noti mediante avviso integrativo pubblicato almeno cinque giorni prima l’avvio dell’Opv, dunque entro il 13 ottobre. Il ministero dell’Economia, in ogni caso, si riserva di non collocare integralmente le azioni oggetto dell’offerta e questo dandone comunicazione contestualmente al prezzo di offerta, dunque entro il 24 ottobre.
Il prospetto prevede l’esistenza di una greenshoe fino a un massimo del 15%, da esercitare entro 30 giorni, e conferma la presenza di bonus share differenziate per il pubblico indistinto (un titolo gratis ogni 20 per chi tiene le azioni per 12 mesi fino a un massimo di tre lotti minimi) e per gli azionisti Enel (cioè coloro che alla data del 9 settembre 2004 possiedono titoli della società elettrica e non ne dispongano l’alienazione fino all’Opv). Una bonus share rafforzata, pari a 8 titoli ogni 100 fino a un massimo di tre lotti per chi mantiene il possesso per 12 mesi, è riservata ai dipendenti ma anche a quegli azionisti Enel che possiedano almeno 500 titoli Enel e che risultino essere stati assegnatari della bonus share relativa all’Ipo del ’99. Il prospetto indica anche la composizione del consorzio di collocamento per l’offerta retail. Sempre secondo fonti informate questo è diretto da Mediobanca e ne sono capofila Caboto, Banca Imi, Bnl, Mcc, Mps, Poste, Ubm. Il consorzio è destinato a essere integrato da altre banche e sim e l’elenco verrà comunicato con un avviso entro il 13 ottobre.
Il documento entra nel dettaglio delle commissioni che saranno riconosciute alle banche che lavoreranno al collocamento il quale — oltre all’offerta retail — prevede un’offerta istituzionale presso tutti i mercati internazionali a esclusione dell’Australia. La commissione complessiva è fissata in una percentuale pari all’1,6% del controvalore complessivo dell’offerta globale. Ipotizzando che il collocamento raggiunga il 20% del capitale il controvalore sarebbe di 8 miliardi di euro: in quel caso alle banche andrebbero complessivamente 128 milioni di euro. Diverso il discorso sull’incasso per lo Stato: non supererà nella migliore delle ipotesi i 7 miliardi di euro, visto che la parte eccedente è composta dai titoli gratuiti destinati alla bonus share.
shikoni si po privatizohet ENEL _ Kesh-i italian.
e njejta gje ka ndodhur edhe me kompanine e naftes(eni) e telekomin italian.
kjo eshte rruga , per mendimin tim, per te privatizuar sektoret strategjik.
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Un lock-up di quattro mesi a carico del ministero dell’Economia e dell’Enel. Un impegno a non cedere titoli dell’azienda elettrica nei 120 giorni successivi dalla data di pagamento dei titoli in Opv, fissata per il 27 ottobre. È quanto prevede, secondo fonti ben informate, il prospetto informativo per il collocamento della terza tranche Enel che ha avuto ieri il via libera della Consob. Si tratta di un lock-up inferiore ai sei mesi che erano stati stabiliti in occasione del collocamento agli investitori istituzionali eseguito da Morgan Stanley nel 2003.
Il documento conferma le date dell’offerta — partenza il 18 ottobre e conclusione il 22 — mettendo a fuoco un calendario dei momenti salienti: entro il 17 ottobre pubblicazione di un avviso integrativo con il prezzo massimo, entro il 24 ottobre la comunicazione del prezzo di offerta, entro il 27 ottobre la comunicazione delle azioni assegnate e il pagamento con consegna dei titoli.
Viene confermato, inoltre, che l’ammontare dell’offerta globale — che può interessare fino al 20% del capitale della società — assieme al numero azioni poste in vendita, alla grandezza lotto minimo e del lotto minimo maggiorato saranno resi noti mediante avviso integrativo pubblicato almeno cinque giorni prima l’avvio dell’Opv, dunque entro il 13 ottobre. Il ministero dell’Economia, in ogni caso, si riserva di non collocare integralmente le azioni oggetto dell’offerta e questo dandone comunicazione contestualmente al prezzo di offerta, dunque entro il 24 ottobre.
Il prospetto prevede l’esistenza di una greenshoe fino a un massimo del 15%, da esercitare entro 30 giorni, e conferma la presenza di bonus share differenziate per il pubblico indistinto (un titolo gratis ogni 20 per chi tiene le azioni per 12 mesi fino a un massimo di tre lotti minimi) e per gli azionisti Enel (cioè coloro che alla data del 9 settembre 2004 possiedono titoli della società elettrica e non ne dispongano l’alienazione fino all’Opv). Una bonus share rafforzata, pari a 8 titoli ogni 100 fino a un massimo di tre lotti per chi mantiene il possesso per 12 mesi, è riservata ai dipendenti ma anche a quegli azionisti Enel che possiedano almeno 500 titoli Enel e che risultino essere stati assegnatari della bonus share relativa all’Ipo del ’99. Il prospetto indica anche la composizione del consorzio di collocamento per l’offerta retail. Sempre secondo fonti informate questo è diretto da Mediobanca e ne sono capofila Caboto, Banca Imi, Bnl, Mcc, Mps, Poste, Ubm. Il consorzio è destinato a essere integrato da altre banche e sim e l’elenco verrà comunicato con un avviso entro il 13 ottobre.
Il documento entra nel dettaglio delle commissioni che saranno riconosciute alle banche che lavoreranno al collocamento il quale — oltre all’offerta retail — prevede un’offerta istituzionale presso tutti i mercati internazionali a esclusione dell’Australia. La commissione complessiva è fissata in una percentuale pari all’1,6% del controvalore complessivo dell’offerta globale. Ipotizzando che il collocamento raggiunga il 20% del capitale il controvalore sarebbe di 8 miliardi di euro: in quel caso alle banche andrebbero complessivamente 128 milioni di euro. Diverso il discorso sull’incasso per lo Stato: non supererà nella migliore delle ipotesi i 7 miliardi di euro, visto che la parte eccedente è composta dai titoli gratuiti destinati alla bonus share.