Re: INTER YOU ARE THE BEST
Cuper al capolinea: Moratti ha scelto Mancini
L'eliminazione dalla Champions e il fiasco in campionato costringeranno il presidente dell'Inter a esonerare l'argentino. Al suo posto arriverà il tecnico della Lazio. E anche Recoba è pronto a fare le valige.
di Franco Fiocchini
MILANO - A meno di clamorosi ripensamenti da parte di Moratti, l’avventura di Hector Cuper sulla panchina dell’Inter è finita. Nonostante un contratto da 4 milioni netti di euro a stagione in scadenza nel giugno del 2005, qualcosa come 16 milioni lordi per la società, il presidente non può riconfermare un tecnico che anche in questa stagione è riuscito a perdere tutto quello che c’era da perdere.
Dal campionato alla Champions, passando per tre derby e per la disfatta di Torino con la Juve (3-0). Quest’anno l’Inter di Cuper non ha vinto neppure uno scontro diretto e nell’ultimo mese (dal 12 aprile) è riuscita a vincere una sola volta (1-0 Brescia) con un gol di Crespo a tempo scaduto. Cifre che valgono più di qualsiasi discorso ma se non bastasse vale la pena di ricordare che è dal 12 gennaio (1-4 a Perugia) che l’Inter non è più da corsa. Anche in questa stagione, proprio come nella precedente; la squadra è crollata sul piano fisico in primavera (solo 7 punti conquistati nelle ultime sette partite di campionato) e continua a non avere né un gioco né un minimo di organizzazione tattica. Non si riesce, insomma, neppure a intravedere la mano dell’allenatore che continua, per esempio, a confidare sulla corsia di sinistra Emre, il giocatore di maggior talento e inventiva a sua disposizione.
Anche se ne avrebbe fatto volentieri a meno, pure per motivi economici, Moratti deve cambiare allenatore ed ha già individuato in Roberto Mancini l’uomo giusto per rilanciare la squadra. Uno che a differenza di Cuper non ha perso un solo scontro diretto in questa stagione e che sta portando la Lazio in Champions League nonostante in estate gli abbiano venduto Nesta e Crespo. Roberto Mancini è uno che non pretende la luna come contratto (1,5 milioni di euro netti a stagione) nè intende portarsi da Roma chissà quali e quanti giocatori della Lazio.
Lui è convinto che all’Inter non servano rivoluzioni ma ha già fatto sapere che considera Adriano ed Emre due pedine fondamentali per la squadra che ha in mente di costruire. Se poi Moratti dovesse prendergli pure Stankovic, tanto meglio per tutti. In difesa scontata la riconferma di tutti i titolari: a far le valige saranno Vivas e Sorondo, giocatori voluti da Cuper. Più numeroso l’elenco dei partenti a centrocampo dove Cristiano Zanetti è uno dei pochi sicuri di rimanere. Conceiçao e Guly saranno ceduti al miglior offerente mentre non sarà agevole individuarne uno per Morfeo che ha un contratto da 2,5 milioni di euro netti a stagione. Gigi Di Biagio verrà lasciato libero di cercarsi una sistemazione di suo gradimento, ma la vera novità di casa Inter è che Moratti non considera più incedibile il suo pupillo Recoba dopo averlo visto giocare (si fa per dire) nei due derby di Champions. In avanti se torna Adriano uno tra Vieri e Crespo rischia di essere di troppo anche perché Kjallon è considerato incedibile. Martins, invece, dovrebbe finire in prestito, non in conproprietà libera come è avvenuto con Adriano a Parma, a una squadra di serie A.
Questi sono i progetti di Moratti, pronto a ripartire nonostante l’ultima feroce delusione. Da tutti si aspettava di più in questa stagione dove in molti hanno commesso degli errori, presidente compreso. Mancini è e resta l’obiettivo numero uno per sostutire Cuper ma per non correre rischi il numero uno interista ha già chiesto a Zaccheroni di avvertirlo prima di prendere impegni per il futuro. Con Capello non ci sono stati ancora contatti ma Moratti ha preso in considerazione pure la sua candidatura per la panchina dell’Inter. Proprio come quella di Del Neri che per il secondo anno consecutivo sta portando il Chievo in Europa.