Re: Dedikime
6 mesi dopo, eccomi ancora installato nell'appartamentino di Naklua Road; e credo di aver quasi terminato il mio compito. Valeria mi manca. Se mai avessi avuto l'intenzione, affrontando lsa stessura di queste note, di attenuare la sensazione della perdita, o di renderla più sopportabile, adesso potrei avere l'assoluta sicurezza di aver fallito; l'assenza di Valeria non mi ha mai fatto soffrire cosi tanto.
All'inizio del mio terzo mese di permanenza a Pattaya avevo deciso di ricominciare a frequentare saloni per massaggi e escort-bar. In partenza l'idea non mi entusiasmava granche', avevo paura di espormi a un fiasco totale. Invece ero riuscito subito a farmelo venire duro, e persino a eiaculare; ma il piacere no, quello non l'ho mai più provato. La colpa non era delle raggazze, come sempre dolcissime e bravissime; era qualcosa che non dipendeva da me, mi sentivo come insensibilizzato. Tuttavia, più che altro per principio, avevo continuato ad andare in un salone per massaggi, una volta la settimana; poi avevo smesso del tutto. Si trattava cmq di un contatto umano, ecco il problema. Pur essendo ormai convinto che non avrei mai più conosciuto neanche l'ombra del piacere, poteva sempre capitare che una delle raggazze godesse, specialmente quando non mi curavo di interrompere quell'esercizio che, data l'insensibilità del mio sesso, avrebbe potuto durare anche per delle ore. Temevo l'eventualita di ritrovarmi a desiderare di farle godere, come per una specie di sfida; e non avevo nessuno voglia di sfide. La mia vita era una forma vuota, ed era meglio che rimanesse tale. Se avessi consentito alla passione di penetrare nel mio corpo, subito dopo sarebbe arrivato il dolore.
Il mio libro si avvicina alla fine. Sempre + spesso, ormai, rimango a letto quasi tutto il giorno. Certe volte accendo l'aria condizionata al mattino, la spengo alla sera, e tra i due atti non accade assolutamente niente. Mi sono abituato al sussurro costante dell'apperecchio, che inizialmente mi dava fastidio; ma mi sono assuefatto al caldo; non ho una vera e propria preferenza.
Quando la vita amorosa è cessata, l'esistenza nel suo complesso si infetta di qualcosa di leggermente convenzionale e forzato. La forma umana resiste, resistono i comportamenti abituali, resiste insomma una specie di struttura; ma, come si usa dire, manca il cuore.
Due scooter sfrecciano lungo Naklua Road sollevando una nube di polvere. E' gia mezzogiorno. Le prostitute arrivano dai quartieri periferici e si dirigono verso i bar del centro, dove lavoreranno fino a tardi. Penso che oggi non usciro. O forse si, al tramonto, per mandar giù qualcosa in uno dei chioschetti all'incrocio.
Quando si è rinunciato alla vita, gli ultimi contatti umani che restano sono quelli con negozianti e bottegai. Per quanto mi riguarda si limitano al rapido scambio di qualche parola in inglese. Non parlo thailandese, e questo mi ha creato tutt'attorno una barriera opprimente e triste. E' probabile che non riuscirò mai veramente a capire l'Asia, ma questo non ha alcuna importana.
Si puo abitare il mondo senza capirlo, basta poterne ricavare un po di cibo, di carezze e di amore.
Pattaya il cibo e le carezze costano poco, rispetto ai parametri occidentali e perfino a quelli asiatici. Quanto all'amore, non mi e facile parlarne. Ora ne sono convinto; per me Valeria era una splendida eccezione.
Valeria era uno di quegli esseri che hanno la capacita di dedicare la propria vita alla felicità di qualcuno, di farne il proprio scopo principale, forse l'unico. Questo fenomeno e' un mistero. In esso sono la felicità, la semplicità, la gioia; ma continuo a non capire come, e perche, riesca a compiersi. E se non ho capito l'amore, a che mi serve aver capito il resto?
Rimarro fino all'ultimo un figlio dell'europa, dell'ansia e della vergogna; non ho alcun messaggio di speranza da comunicare. Per l'occidente non nutro odio, tutt'al più un immenso disprezzo. So soltanto che, dal primo all'ultimo, noi occidentali puzziamo di egoismo, di masochismo e di morte. Abbiamo creato un sistema in cui è diventato semplicemente impossibile vivere; e, come se non bastasse, continuiamo a esportarlo.
Scende la sera, le ghirlande multicolori si accendono davanti ai beer-bar. Attempati tedeschi si siedono, posano una mano massicia sulla flessuosa coscia della loro compagna. Più di ogni altro popolo i tedeschi conoscono il sospetto e la vergogna, sentono il bisogno di carne tenere, di pelli dolci e dall'inesauribile refrigerio. Più di ogni altro popolo conoscono il desiderio del proprio annientamento. E' raro riscontrare in loro la volgarità pragmatica e compiaciuta dei turisti sessuali anglosassoni, quel modo di paragonare incessantemente prestazioni e prezzi. E' altretanto raro che facciano ginnastica, che abbiano cura del proprio corpo.
La morte, adesso, l'ho capito; non credo che mi farà molto male. Ho conosciuto l'odio , il disprezzo, la decrepetizza e varie volte altre cose; ho conosciuto anche qualche breve istante d'amore. Di me non sopraviverà nulla, e non merito che qualcosami sopravviva; saro stato un individuo mediocre, sotto tutti gli aspetti.
Non so perche ma immagino che moriro in pienna notte, e avverto ancora una lieva inqiuetudine al pensiero della sofferenza che accompagnera il distacco dei vincoli corporei. Faccio fatica a rappresentarmi il cessare della vita come qualcosa di assolutamente privo di dolore e di coscienza; ovviamente so di sbagliarmi, eppure faccio fatica a persuadermene.
Qualche autoctonone mi scoprirà dopo un paio di giorni-anzi, dopo poche ore; a queste latitudini i cadaveri cominciano a puzzare molto in fretta. Non sapra che fare, e probabilmente si rivolgera all'ambasciata francese. Essendo io tutt'altro che indigente, la pratica sarà facile da sbrigare. E sicuramente rimarrano parecchi soldi sul mio conto; non so chi li erediterà, probabilmente lo Stato, o magari qualche lontanissimo parente.
Contrariamente ad altri popoli asiatici, i thailandesi non credono ai fantasmi, e provano scarso interesse per il destino dei cadaveri; la maggior parte dei morti viene sepolta direttamente in una fossa comune. Lo stesso avverrà per me, visto che non avrò lasciato istruzioni precise. Un atto di morte verra redatto, una casella verrà sbarrata in un fascicolo di stato civile, molto lontano da qui, in Francia. Qualche venditore ambulante, abituato a vedermi nel quartiere , scuoterà la testa. Il mio apartamento verra affittato a un nuovo inquilino. Verro' dimenticato. Verro' dimenticato alla svelta .
PER PAPERINEN ..... miiiii che tortura, ho un mal di collo